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VISITA GUIDATA DI GORIZIA E DINTORNI 

GORIZIA, CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2025

De provincie Gorizia
Il passato movimentato della provincia di Gorizia
De provincie Gorizia
La provincia di Gorizia 
GORIZIA E PROVINCIA

VISITA GUIDATA DI GORIZIA
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GORIZIA E NOVA GORICA: CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2025

Quest’anno, Gorizia e Nova Gorica condividono il prestigioso titolo di Capitale Europea della Cultura 2025 con lo slogan "Go Borderless." Questo straordinario evento celebra l’unione tra due città una volta divise e oggi simbolo di collaborazione e dialogo. Gli eventi culturali, concerti, mostre e spettacoli in programma rendono il 2025 un’occasione unica per visitare Friuli Venezia Giulia e immergersi nella ricchezza culturale di questo territorio.

Ma Gorizia non è solo cultura: la sua provincia custodisce innumerevoli tesori che meritano di essere scoperti.

LE MERAVIGLIE DELLA PROVINCIA DI GORIZIA


La provincia di Gorizia vanta un paesaggio straordinariamente variegato. Dalle maestose Alpi Giulie, che segnano il confine con la Slovenia, il territorio si trasforma in dolci colline conosciute come il famoso Collio, una zona DOC d’eccellenza. Qui, numerose cantine producono vini di fama internazionale, rendendo questa area una meta imperdibile per gli amanti dell’enogastronomia.

 

Nel cuore del Collio si trova Cormòns, una piccola perla asburgica incastonata ai piedi del Monte Quarin. Con il suo centro storico elegante e il fascino senza tempo, Cormòns incanta ogni visitatore.

Gradisca d'Isonzo è una cittadina affascinante con una forte influenza dell'Impero asburgico, visibile nella sua architettura e nei suoi monumenti storici. Gradisca è famosa per la sua ben conservata fortezza, il centro storico pittoresco e la vicinanza al fiume Isonzo, che ne arricchisce il fascino.

 

Un altro gioiello della provincia è il Carso Goriziano, teatro delle sanguinose battaglie dell’Isonzo durante la Prima Guerra Mondiale. Qui si trova il Sacrario di Redipuglia, un monumento nazionale impressionante dove riposano 100.000 soldati, simbolo delle atrocità della Grande Guerra.

Dalla pianura si scende infine verso il mare Adriatico, attraversando la suggestiva laguna di Grado. La penisola Grado, non è solo ricca di storia, ma è anche una rinomata località balneare famosa per le sue terme e spiagge. 

Scoprire Gorizia e la sua provincia significa vivere un viaggio tra cultura, natura e storia, un’esperienza indimenticabile nel cuore del Friuli Venezia Giulia.

Visita guidata di Gorizia
Visita guidata di Gorizia

VISITA GUIDATA DI GORIZIA, CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2025 

 

Go Borderless: due città, una Capitale Europea della Cultura 2025

 

Nel 2025, Gorizia e Nova Gorica saranno insieme Capitale Europea della Cultura, un evento unico che celebra l’unione di due città un tempo divise da confini politici e ideologici. Oggi, grazie alla cooperazione transfrontaliera, queste due realtà rappresentano un simbolo di integrazione e collaborazione, incarnando perfettamente il motto “Go Borderless”.

L’ anno sarà ricco di eventi culturali, spettacoli, mostre e iniziative che metteranno in luce la straordinaria storia e il patrimonio culturale di questa regione. Per scoprire tutti i dettagli sulla programmazione, visita il sito ufficiale: www.go2025.eu.

 

Una città di confine con una storia unica

 

Gorizia offre l’atmosfera autentica di una città di confine, dove le culture latina, slava e austriaca si intrecciano creando un’identità mitteleuropea unica. Grazie alla sua strategica posizione geografica, Gorizia è stata per secoli un crocevia di civiltà e un punto d’incontro per popoli e tradizioni diverse.

Un tempo parte dell’Impero austro-ungarico, Gorizia fu soprannominata “la Nizza Austriaca” per il suo clima mite, la vicinanza al Collio, celebre zona vinicola di alto livello, e la prossimità a Grado, rinomata località termale e di benessere.

 

La città venne annessa all’Italia nel 1918, dopo dodici sanguinose battaglie dell’Isonzo che causarono enormi perdite tra soldati e civili, lasciando profonde ferite nella popolazione e nella città stessa. Fu in questo periodo che Gorizia si guadagnò il soprannome di “città maledetta” a causa delle devastazioni subite e del numero impressionante di vittime.

Dopo l'annessione Gorizia vive in prima linea i drammi del confine orientale durante il Fascismo e la Seconda Guerra Mondiale.

A pochi chilometri dal centro, nella località di Oslavia, si trova il maestoso Ossario di Oslavia, dove riposano circa 57.000 soldati italiani e austro-ungarici caduti durante la Prima Guerra Mondiale.

Il Muro di Gorizia, una ferita della Guerra Fredda 

Nel 1947 Gorizia fu divisa dal "muro di Gorizia", simbolo tangibile della separazione ideologica tra Europa occidentale ed Europa orientale durante la Guerra Fredda. Questa divisione portò alla costruzione, sotto la guida di Tito, di una nuova città moderna e comunista, Nova Gorica, nel lato jugoslavo. Il muro, che attraversava anche Piazza Transalpina, rimase in piedi fino al 2004, quando la Slovenia entrò nell’Unione Europea. Oggi, in questo luogo storico, è possibile stare con un piede in Italia e l’altro in Slovenia, simboleggiando l’unione e la cooperazione tra i due Paesi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cosa visitare a Gorizia

  • Il Castello Medievale
    Situato sulla cima di un colle, il castello è il cuore storico e simbolo della città. Ricostruito dopo i bombardamenti della Prima Guerra Mondiale, conserva un’atmosfera medievale suggestiva. Dalla sua sommità, si gode una vista mozzafiato sulle colline del Collio, celebri per i vigneti, e sulla vicina Slovenia.

  • Il Centro Storico
    Il centro di Gorizia è un mix armonioso di architetture medievali, barocche e ottocentesche. La storica via Rastello vi porta in Piazza della Vittoria con la sua maestosa chiesa barocca dedicata a Sant'Ignazio. 

  • I Palazzi Storici 
    Tra i molti edifici storici, spiccano:

    • Palazzo Coronini Cronberg, una villa trasformata in museo che ospita mostre e collezioni artistiche, ancora arricchito dagli arredi e dagli accessori originali dell’Ottocento.

      Palazzo Lantieri, luogo di incontri storici e leggende affascinanti.

  • I Musei Provinciali
    Per gli amanti della cultura, i musei di Gorizia offrono un’esperienza unica. Tra i più importanti:

    • Palazzo Attems Petzenstein, che ospita la pinacoteca e la mostra Andy Warhol. Beyond Borders fino al 4 maggio 2025. 

    • Il Museo della Grande Guerra, che racconta i drammatici eventi del fronte isontino.

    • Il Museo della Moda e delle Arti Applicate, un viaggio nell’eleganza del passato.

  • Il Museo Sinagogo Gerusalemme sull'Isonzo
    Questo museo, situato nella antica sinagoga all'interno del storico ghetto in via Ascoli, racconta la storia e le tradizioni della comunità ebraica di Gorizia.

  • Il Museo Lasciapassare presso il valico in via Rafut,  racconta le storie di chi ha vissuto con il lasciapassare, un documento indispensabile per attraversare il confine durante gli anni della divisione, offrendo uno spaccato unico della vita quotidiana in un territorio di frontiera.

 

Gorizia, una città verde 

Gli amanti della natura troveranno in Gorizia numerosi spazi verdi, come il Parco Piuma lungo il fiume Isonzo e il meraviglioso Giardino Viatori, famoso per la sua ricca collezione botanica.Il Parco della Rimembranza ricorda le vittime della Prima e Seconda Guerra mondiale. 

Una meta imperdibile 

Gorizia è una destinazione che unisce cultura, natura e storia. Approfitta della sua vicinanza al Collio, la celebre regione vinicola, o attraversa il confine per scoprire Nova Gorica e la Slovenia. Non perdere l’occasione di visitare questa città straordinaria nel 2025, anno in cui Gorizia e Nova Gorica saranno al centro della scena culturale europea.

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Photocredit: Marco Milani - source: TurismoFVG

Photocredit: Alessandro Michelazzi- source: TurismoFVG

Gorizia
Gorizia
Il castello di Gorizia

Photocredit: Fabrice Gallina - source: TurismoFVG

Nuova!!! La guida digitale per una passeggiata nella città di Gorizia

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Lunghezza: circa 4 km. Durata: mezza giornata con visita al Castello, alla Chiesa di Santo Spirito, al punto panoramico, a Piazza San Antonio, alla Cattedrale, a Via Rastello, a Piazza della Vittoria, alla Chiesa dei Gesuiti, al quartiere ebraico, al valico di Rafut e a Piazza Transalpina. Il tour della città durerà di più se desideri visitare uno o più dei musei e delle mostre menzionati nella guida.

Guida digitale Gorizia
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Visita guidata di Gradisca d'Isonzo
Visita guidata di Gradisca d'Isonzo

VISITA GUIDATA DI GRADISCA D'ISONZO

 

Città fortezza

 

Gradisca d’Isonzo, città-fortezza dei veneziani, le cui impronte, nonostante la lunga dominazione asburgica, sono ancora ben visibili un pò ovunque. A cominciare da ciò che resta delle mura e dei torrioni che circondano il centro storico, La fortezza fu costruita proprio durante il dominio della Serenissima per difendere il territorio contro le invasioni turche. Dal 1521 in seguito alla guerra della Lega di Cambrai e la successiva pace di Worms, la città passò nelle mani degli Asburgo e diventa la principesca Contea di Gradisca. Un po’ alla volta, all’impronta militare dell’assetto urbano si andarono sostituendo palazzi e ville che ne fecero una rinomata cittadina di villeggiatura.

 

Cosa visitare a Gradisa d'Isonzo

Nella Via Battisti – detta anche “strada bella” per via delle numerose case nobiliari e  negozi moderni – sorge il Duomo dei Santi Pietro e Paolo con al suo interno un imponente monumento funebre sorto in onore di Nicolò II della Torre, primo capitano della città.

Un altro edificio interessante è Palazzo Torriani, sede del Municipio e del Museo Civico e della Galleria regionale di arte contemporanea “Luigi Spazzapan”

Gradisca d'Isonzo
Visita guidata di Cormons
Visita guidata di Cormons

IL COLLIO, ZONA DOC PER ECCELLENZA 

 

Una Toscana in miniatura

Un anfiteatro fertile avvolto in un abbraccio che dalle Alpi Giulie scende fino al mare Adriatico dove colline vitate e boschi lussureggianti, piccoli borghi, castelli e chiese si susseguono ordinati in un dialogo perpetuo con la natura, qui ancora protagonista. 

Amatissimo per le sue verdi alture appena accennate, i vigneti, gli alberi in fiore, i cipressi piantati sulle creste delle colline, viene spesso paragonato a una Toscana in miniatura.  

Il microclima, unico per via dei venti mai troppo pungenti e temperature mite, insieme alla ponca, il terreno tipico del Collio, fatto di marne e arenarie che regala la mineralità ai vini, rendendoli  tra i migliori al mondo, è l'ambiente ideale per la produzione di questi vini, per la maggior parte bianchi, di grande eccellenza.  

 

Cormòns, la perla asburgica

La graziosa cittadina nel cuore del Collio è Cormòns, dal forte respiro asburgico dove hanno vissuto per secoli un crocevia di popoli e culture, di lingue e tradizioni che hanno lasciato la propria impronta nella cucina mitteleuropea ma anche nella sua architettura. Un punto di riferimento della produzione vinicola locale è l'enoteca di Cormòns in Piazza XXIV Maggio, la piazza principale. 

Cormòns è un piacevole luogo da visitare che ospita non pochi edifici di interesse storico e artistico, come il Castello, sul monte Quarin, fondato dei Longobardi nel VI secolo, il Duomo di Sant'Adalberto col caratteristico campanile con la cupola a bulbo, il Palazzo Locatelli, elegante residenza del XVIII secolo in stile palladiano, che ospita il Comune, l'Enoteca cittadina ed il Museo Civico del Territorio. la Cjase da Plêf Antighe (antica dimora del parroco) che ospita il museo dell'arte sacra, per non dimenticare la Chiesa di Rosa Mistica, il nome Rosa Mistica è dovuto ad una piccola statua prodigiosa di Maria che nel  1737 continuò a sudare per più di 15 giorni.  

Il santuario è diventato una tappa obbligatoria per i pellegrini del Cammino Celeste.

 

Il Vino della Pace

 

Per gli appassionati di vino e di viti una tappa di sicuro interesse è la "Vigna del mondo"  curata dalla "Cantina produttori di Cormons" dove oltre 600 vitigni diversi, provenienti dai cinque continenti, danno origine al  "Vino della Pace". Un blend di uve diverse le cui bottiglie vengono inviate ogni anno ai capi di Stato di tutto il mondo in segno di fratellanza universale. 

 

Ovunque nel Collio è un tripudio di uva e di vigne, tanto che è stata designata la "Strada del Vino e delle Ciliegie". Tipiche della zona, oltre alle ciliegie, sono anche le prugne e le mele, e tra gli ortaggi "la Rosa di Gorizia", radicchio locale dalla caratteristica forma a fiore. 

 

Visita il Collio in sella!

E’ possibile vivere la Strada del Vino del Collio con un trasporto speciale! Partendo da Cormòns si può visitare diversi viticoltori in sella a una Vespa o E-Bike giallo chiaro! Puoi trovare maggiori informazioni al riguardo cliccando su questo link.

Cormons
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Visita guidata di Grado
Visita guidata di Grado
Visita guidata di Grado

VISITA GUIDATA DI GRADO, L'ISOLA DEL SOLE

 

Figlia di Aquileia e madre di Venezia

 

Là “dove la terra s’affonda con infinita dolcezza”, per dirla con le parole del celebre poeta gradese Biagio Marin, sorge Grado, la “piccola Venezia” del Friuli Venezia Giulia.

Non è un caso che i Gradesi amano definire la propria città “figlia di Aquileia e madre di Venezia”. Grado infatti nasce come scalo marittimo per Aquileia per diventare un avamposto bizantino contro i Longobardi entrando poi nell’orbita della Serenissima.

L'isola del sole

La città andò via via perdendo il proprio potere, fino a trasformarsi in un umile borgo dei pescatori. Fino a quando nel 1815 l’avvento del dominio asburgico ne segnò la rinascita faccendone un luogo balneare e termale per la nobiltà austriaca chiamandola l'isola del sole. Ancora oggi è una metà turistica molto ambita e non soltanto per i nostri vicini nordici. Grado vanta da anni la Bandiera Blu, il marchio di qualità per la buona qualità dell'acqua e un buon servizio turistico. Per più info sui luoghi balneari in Friuli Venezia Giulia cliccate qui.

 

Cosa visitare a Grado

 

Le tracce storiche sono ancora visibili nelle strade dell'antico Castrum Romanum, con al centro la Basilica di Sant'Eufemia, che risale al primo cristianesimo, e la chiesa di Santa Maria della Grazie. Il centro storico, un labirinto di calle e campi, appartiene interamente ai pedoni, che possono scoprire con calma i suoi aspetti caratteristici. 

Mentre si cammina sul lungomare Nazario Sauro, si può godere di un panorama mozzafiato sul mare Adriatico, dove la vista ti porta dalla zona carsica fino a Trieste e la costa istriana.

Una vita da pescatore

La gente di Grado si è sempre sostenuta  con la pesca, usando come rifugio i tipici casoni di canne che popolano ancora la laguna e possono essere visti durante un giro in barca.. La cucina di mare è ricca di tradizioni culinarie antichissime di cui il piatto tipico più famoso è il boreto alla graisana

Per conoscere meglio la storia dei pescatori di Grado, consiglio una visita al nuovissimo Museo della Pesca e della Civiltà Lagunare.

 

Le riserve naturali

Uno scenario da sogno di innegabile bellezza con una natura eccezionalmente ricca, offrano le due riserve naturali della laguna di Grado con una superficie totale di circa 90 chilometri quadrati in cui viene preservata la biodiversità protetta.

 

Il Perdòn di Barbana

Ogni prima domenica di luglio, si celebra una pittoresca festa: il Perdòn di Barbana. Un suggestivo corteo di barche, addobbate con fiori, ghirlande e bandiere che raggiunge il santuario mariano sull'Isola di Barbana, per sciogliere un antico voto della città fatto 800 anni fa.

Grado
Visita guidata di Redipuglia
Visita guidata di Redipuglia

VISITA GUIDATA DEL SACRARIO DI REDIPUGLIA

 

Redipuglia, situata sul versante occidentale del monte Sei Busi, teatro di aspre battaglie durante la Prima Guerra Mondiale, è famosa in tutto il mondo per il  grande Sacrario Militare di Redipuglia che venne inaugurato nel 1938 e custodisce i resti di 100.000 soldati italiani caduti durante la Grande Guerra. Meta di migliaia di pellegrini ogni anno.

 

La struttura è composta da tre livelli di complessivamente 22 gradini fatti di pietra d’Istria e rappresenta simbolicamente l'esercito che scende dal cielo, guidato dal proprio comandante, per percorrere la Via Eroica. In cima, tre croci richiamano l'immagine del Monte Golgota e la crocifissione di Cristo.

In cima, a Quota 89, si trova l'Osservatorio e un plastico del territorio che evidenzia la linea di confine all'alba del 24 ottobre 1917, il giorno della Dodicesima Battaglia dell'Isonzo.


Oggi sulle alture carsiche ci sono dei percorsi segnati chiamati "Sentieri della Pace” che portano alle trincee e ai campi di battaglia.

Di fronte al grande sacrario si trova il Colle di Sant‘Elia che ospitò il Cimitero degli Invitti della Terza Armata, rendendolo il primo sacrario monumentale della Prima Guerra Mondiale. 

Redipuglia
Quali luoghi si possona visitare facilmente in una giornata?
  • Gorizia & Sacrario di Redipuglia
  • Gorizia & il Collio
  • Gorizia & Cormòns
  • Gorizia & Gradisca d'Isonzo 
  • Gorizia & Grado 

Elbrich Bos

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